Acellica sud dai Piani di Giffoni
(10 marzo 2022)







L'Acellica e Salerno

Le Acelliche e il Ninno dai Piani di Giffoni



Butto della Neve e Ninno



Capo d'Orso





 

 











Alta Valle del Calore e Bagnoli Irpino

Belvedere sul Varco del Paradiso




















 


M. Acellica, zoommata sulla cima nord (1660m),
dalla cima sud (1606m)













 





10 marzo 2022 - Come già fatto in passato (su altre montagne e sulla stessa Acellica, il 10 marzo 2009) decido di festeggiare il mio (51°) compleanno con una bella "solitaria" sull'Acellica. Non ricordo qual'è stata l'ultima occasione in cui ho usato le ciaspole (che quest'inverno compiono 12 anni, avendole comprate a inizio 2010), ma per fortuna le ho con me: saranno utili nella salita al Valico di Acquafredda. poi le abbandonerò in cresta, essendo qui la neve per buona parte spazzata dal vento.
Parto (alle 13:10) dalla Caserma Forestale dei Piani di Giffoni e fatico (nonostante le ciaspole, sotto le quali la neve si appiccifa formando un pesante zoccolo che va scrollato ogni 4/5 passi) per svalicare a monte del Bivacco S. Raione. Impiego 2h e mezzo per arrivare in cresta e poi un'altra ora per la cima Sud (16:45). Mi allungo per andare a fotografare il Varco del Paradiso lateralmente, ma sulla costola NE della Pettenessa l'accumulo di neve è notevole (come il vento) e impiego più dei soliti 5/10 min per arrivare allo spalto panoramico. Quando torno mi rendo conto che stavo per perdermi gli attimi magici in cui il sole che tramonta manda la luce migliore sulla neve appoggiata sotto la cima nord. Per fortuna colgo gli ultimi minuti di luce, prima che il sole inizi a spegnersi, avvicinandosi all'orizzonte e poi sparendo del tutto dietro l'Isola d'Ischia.
Alle 18:00 lascio la cima sud e inizio la via del ritorno, ripassando per il varco (Butto del Tedesco) sopra uno dei 2 rami del Canale della Pettinessa (cavo manocorrente a vista, quindi utilizzabile per maggior sicurezza).
Un giro privo di difficoltà tecniche (non ho usato né i ramponi né la piccozza) ma che fa sempre bene all'anima (e al fisico), oltre che agli occhi e alla mente, visti i meravigliosi scenari, di certo visti e rivisti decine di volte, ma sempre con tante piccole o grandi differenze che meritano d'essere godute e fotografate. Con un pensiero a chi non può più godersi questi preziosi momenti di vita, come Paolo Petrini, che ora ci guarda dall'alto dei suoi Monti Sibillini e ai popoli che soffrono e muoiono per i capricci dei potenti.
Sulla cresta sud recupero le ciaspole, che stavolta "mi portano" senza appesantirsi, e alle 20:30 sono al rifugio/auto.





Fotografie di Francesco Raffaele

H O M E



'A CELECA