Escursione - ascensione sui Monti Picentini occidentali
MONTE MAI PER LA CRESTA SUD-EST DEL FAJOSTELLO

Casivietri - Acqua del Butto - Pazzeta - Varco del Cerzone - Serra Licinosa - Monte Faragnito - Cresta Faragnito/Fajostello - Loggia dei Mai (o dei Sietesi) - Mt. Fajostello - Mt. Mai
Rit.: Varco del Fajostello (Fajo d'o Tenente) - Nevere - Acqua Vena Rossa - Valle di Agnone - S. Miele - Avrace - Ponte Cavino - Casivietri
(21 Dicembre 2014)


Il Terminio, fermata obbligatoria sulla strada verso il Passo/Varco della Colla (Serino - Giffoni VP)



Panorama dal Ponte

Varco del Cerzone

Mt. Avvocata - Monti del Demanio (Lattari)

Mt. Faragnito e Mai


Passo sulla cresta Faragnito-Fajostello. Al centro il Varco del Fajostello e a destra la cima del Mai

La cresta orientale dei Lattari (Avvocata - Finestra - S. Angelo di Cava)

Ripe della Falconara

Loggia dei Mai o Loggia dei Sietesi




A sin. la cresta dei Mai-Tre Cappelle, al centro quella del Mt. Fajostello (qui siamo poco sotto la cima) - Faragnito - Serra Licinosa - Varco di Cerzone / Varco del Lupo - Facciomme / Monte Lieggio, che divide la Valle di Agnone (poi Rio Secco) da quella del Cirasiello.
Salita al Mai dalle falde nordorientali del Mt. Lieggio, presso il convento di S. Maria a Carbonara, in loc. Casivietri (c. 535m, ponte Cavino, sopra la bassa valle di Agnone, sulla strada Giffoni VP-Serino) per il Varco del Cerzone e la divertente cresta Faragnito/Fajostello, che non avevo mai risalito. Giornata con forte vento di grecale, che non disturba più di tanto l'ascensione anzi, una volta arrivati in cima al Mt. Mai, ci sgombra l'aria dalle fittissime nubi che si erano adensate, riaprendoci la visuale -sempre graditissima- in direzione delle ardite balze calcaree del Monte Terminio.
Dal Varco del Cerzone (841m), poco dopo che il sent. CAI 168A confluisce nel 168, si abbandona quest'ultimo (cf. anche L. Ferranti, GMI 2011, p. 246-7, it. 93B) per risalire la Serra Licinosa, da dove la direzione di salita diventa SE-NW, tenendosi lungo il tracciato della rete del confine comunale tra Giffoni Valle Piana e Giffoni Sei Casali (più su i paletti si rinvengono anche lungo tratti moderatamente esposti!). Un breve e ripido canalino erboso porta sulle cime del Mt. Faragnito (1205 e 1206m) e, dopo alcuni tratti alpinistici in cresta (evitabili scendendo a des. / Est, nel bosco) si giunge alla Loggia dei Maj (localmente anche 'Loggia dei Sietesi', inf. pers. M. del Regno, a c. 1300m) oltre la quale, con un ultimo strappo, si raggiunge la croce in cima al Mt. Fajostello, 1564m (noto anche come 'Fajo d'o Tenente' in ricordo di un tragico episodio del brigantaggio postunitario). Dal Fajostello si scende all'omonimo varco (1504m), ove s'incontra anche il sent. 116C (dal V. Faggeto) e lo si risale verso NE e poi a N, aggirando lo sperone SW del Mai (ivi possibile salita diretta per canalino esposto, II) e innestandosi dopo un breve tratto nel bosco sulla cresta NW (sent. 116 dal Varco della Teglia) a breve distanza dalla cima del Mai (1607m).


Sullo sfondo al centro l'Accellica tra le nubi



Gli spettacolari pilastri calcarei del Terminio, a precipizio sui Valloni del Balordo, Càrpino e Matrunolo



Versanti occidentali dell'Acellica

Pizzo San Michele e Serre del Torrione

Santuario su Pizzo San Michele




Discesa dal Varco del Fajostello per la Valle di Agnone

Discesa per la bella alta Valle di Agnone, quasi sempre sulla sin. idrogr. (N; bolli segnalatori) passando, subito dopo un salto/butto, per le Nevère (antiche fosse per la conservazione della neve, a quota 950-1000m) e più giù, dopo altri tratti ove il sentiero un po' si chiude tra i rovi, fino all'Acqua Vena Rossa, l'incorcio con il sent. 116E (per il Varco di Sua Eccellenza), la sterrata e quindi la strada in loc. Avrace, poco a monte del ponte Cavino sulla bassa Valle di Agnone in località Casivietri.
L'alta Valle di Agnone era anticamente sede di covi e rifugi di briganti, data la sua natura difficilmente accessibile. Durante un'escursione del CAI di Salerno nel 1987, in una di queste cavità (a c.1100m) fu rinvenuta una moneta borbonica da 6 tornesi. E' bene precisare che nell'antica cartografia ritroviamo il toponimo Monte Agnone per il Mt. Mai (e la sua dorsale est: vedi figura in calce), ma -anche allo stato delle mie attuali, scarse conoscenze della storia e dell'antico territorio giffonese- mi è difficile precisare se la voce originaria fosse quella dell'oronimo, dell'idronimo o di un eventuale insediamento, pure raffigurato, ma senza nome, nella carta aragonese (sul versante SE del Monte Agnone, non lontano da dove si riportano 'S. Maria di Carbonara' e 'Carbonara dir.' che sono poste ancora più a est, sull'altro versante dell'attuale valle del Secco, nella zona tra l'odierno convento di S.M. a Carbonara, Serra La Mezzanella, Miniere di Ittiolo, Varco di Cerasole / Patanaro).
[ Da notare che, seppure con ovvie imprecisioni geografiche, il dettaglio delle mappe aragonesi (le pergamente originali, del periodo del Pontano, seconda metà del XIV sec., furono riscoperte solo nel 1767, a Versailles, da F. Galiani che ne approntò delle copie poi rivalutate in anni recenti grazie alle pubblicazioni di V. Valerio e F. La Greca) supera di gran lunga quello delle migliori realizzazioni dei tre secoli successivi (Magini) diventando infatti la base per le prime carte moderne, ovvero quelle realizzate a Napoli dal grande cartografo-geografo A. Rizzi Zannoni (tra il 1769 e il 1812) a loro volta precorritrici delle carte tardo borboniche del Real Officio Topografico di Napoli (ROT) poi "ereditate" dall' IGM ].

I toponimi "Agnone" del centro-sud italia hanno forse diverse origini (ovvero non è detto che il termine sia esito di eguali etimi). Tra queste -nel 'campo minato' di materie delicate come linguistica e toponomastica
- vediamo alcune possibili derivazioni, a partire da quelle meno probabili: 'a Gnona <- l'Angueone, ovv. "il grosso serpe" [lat. medioev. e romanz.(?), dal lat. Anguis, come nell'antica (e desueta) etimologia dell'origine del nome della Chiesa di S. Maria d'Agnone a Napoli e in quello di Agnone (IS), entrambe legate ad un episodio leggendario del morso di un serpente o drago -Anguonum o sanguisanguco- (per la leggenda tramandata dalla lapide della chiesa napoletana cf. D'Engenio Caracciolo, Napoli Sacra, 1623, p. 202-3)]; o ancora dall'accrescitivo (!) di Agno [da voce (pre-?) latina Amnis, "fiume, corso d'acqua", come in fiume Aniene, fiume Agno, Teramo e Terni (queste ultime due già Interamnia, ovv. "tra due fiumi")]. Più probabili le derivazioni ascrivibili ad un esito del termine lat. Angulus [che, secondo più recenti studi, spiegherebbe anche l'origine dei toponimi della città molisana-sannita di Agnone (C. Marcato, in: Dizion. di Toponomastica, UTET, 1990, p. 12) e quello della chiesa napoletana]: piuttosto che nel significato di 'angolo', 'recesso angusto' (che pure si addirebbe alla valle in oggetto, stretta tra le creste del Faragnito/ Fajostello e quelle dei Tre Cappelle /Mai), l'origine più plausibile sarebbe da ricercare nella derivazione da angulus, via influssi greci e poi bizantini, del lat. mediev. Anglonum, che era un 'angolo' (i.e. 'canto', 'parte di territorio') su cui aveva giurisdizione un distretto/curatoria [cf. Anglona, e relat. distretto sardo (SS), la chiesa di S. Maria d'Anglona (e l'antica Anglona presso Tursi, MT, in: C. Marcato, op. cit., p. 34), e la stessa summenzionata chiesa napoletana (s.v. 'Via S. Maria ad Agnone', in: G. Doria, Le Strade di Napoli, 1971², p. 410)]. F.R.


Il Timpone (Accellica Sud)

Le Nev(i)ere


[Vedi più in basso per la CARTA dell'itinerario]

 



 

Giretto picentino di fine anno, temperature sotto zero e neve sulla strada ai piedi dei Mai e Lieggio per il Varco della Colla
(31 Dicembre 2014)

Monte Lieggio



La neve dell'ultimo giorno dell'anno sulle cime del Fajostello - Mai, sullo sfondo del bel borgo di Prepezzano (Giffoni Sei Casali)


 

La dizione Mai (o Maj, probab. dal lat. Mons Maior) non compare sulla cartografia più antica, ma la montagna è certamente da identificare con il "M. Agnone" che ritroviamo sulle antiche carte dal periodo aragonese (le "Mappe aragonesi del Pontano", cf. F. La Greca e V. Valerio, 2008) della seconda metà del XV sec. e nelle carte del Principato Citra/Ultra da fine '500 in poi (Magini, Blaeu e le loro copie). E' l'oronimo che ha dato origine al toponimo Valle di Agnone (riportato sulla moderna cartografia IGM; vedi sopra)?
Il Rizzi Zannoni (Atlante, 1808) riporta in zona solo un monte 'La Fajostella' (Faggio stella) posto tra Valle della Turchia (a W) e "Monte Accelico" (verso E) con i casali di Giffoni SC a S e "Lo Nieggio" a SW; il Bosco d. Agitara, il f. Sabato e la Valle di Colle Finestre sono rispettivam. a NW, N e NE della Fajostella nella bella carta del Rizzi Zannoni. [F.R.]

Cartina (SELCA 1994, 1:30ooo) zona del Gruppo dei Mai -
in giallo la traccia (GPS di M.M.) dell'itinerario effettuato il 21/12/2015.
In rosso i sentieri CAI e in verde altre tracce (vedi anche GMI, 2010).

I Mai (M. Agnone) e il Fajostello nella cartografia antica


Mie Gallerie fotografiche di altre escursioni sul Monte Mai:


Traversata V.co Colla - Mt. Mai - Pizzo S. Michele
(9/4/2011)

Varco della Colla - Mt. Mai
(14/11/2009)

Carpegna - Pizzo San Michele - Mai - V. Faggeto
(11/5/2008)

Varco della Colla - Tre Cappelle - V. della Tornola
(19/6/2007)

Foto di Francesco Raffaele
(Le foto del'escursione del 21/21/2014 con una bridge Lumix FZ28,
quelle del 31/12/2014 con reflex Canon EOS 40D + EF-S 15-85is)

H O M E