ESCURSIONE

MONTE MONACO DI GIOIA e GROTTA DEI BANDITI
(15 settembre 2013)


In giallo il sentiero percorso per raggiungere la cima del Mt. Monaco di Gioia e la Grotta dei Banditi
Il Monte Monaco di Gioia segna il confine meridionale (o meglio sud-orientale) del massiccio del Matese, innalzandosi in modo piuttosto imperioso sulla valle sottostante, ove scorre il Titerno, immediatamente a N di Faicchio (BN) e a E di Gioia Sannitica (CE). La montagna è visibilissima in particolare dalla SS Telesina o, provenendo da Napoli-Maddaloni, dalla Fondovalle Isclero: il versante meridionale, compreso tra due boscosi valloni laterali e solcato da diversi canaloni, scoscende con rocciosi saltini e terrazzi erbosi per ben 1000m (!) dalla cima, torreggiando sopra i centri abitati sottostanti. Dal versante sud s'innalza un massiccio 'dente', detto Verneia (1015m, IGM) ben visibile da W(SW) e da E(SE). La cresta, che procede con andamento W-E per c. 5Km dal Mt. Monaco fino a La Pizzuta - Costa S. Martino (piegando a SE nell'ultimo tratto, sopra S. Lorenzello), è sempre boscosa a N e dirupata a S (ed a NE: Forre di Lavello, tra Cerreto S. e Civitella Licino); il sottogruppo del Mt. Monaco di Gioia può essere considerato un'apofisi meridionale di quello, con andamento N-S, del Mt.Crosco-Mazzucchella-Erbano (a W e SW di Cusano Mutri), da cui lo separano la Valle Ruttilonga e il Campo.


Il monte Monaco di Gioia (1332m), con il conv. di S. Pasquale (325m) alle sue pendici, e l'ubicazione delle Grotte dei Banditi (a c. 1200m di quota)


Fontana del Campo


Il Campo e Monte Monaco
   


Monte Acero


Il Vallone della Grotta di San Michele e il Monte Acero


Cresta Punta Forcina - Pizzo Sellone - La Pizzuta
(dal versante est del Monte Monaco di Gioia)

Tre Cantoni


Il Titerno e Faicchio (E)


Cima del Monte Monaco di Gioia (1332m)


Civita di Pietraroja


Dirupi poco sotto (SSE) la cima del Mt. Monaco di Gioia. A sin. il pinnacolo "Verneia" e in fondo i centri di Fontana Vecchia e Faicchio


Faicchio e Monte Acero. A sinistra il tozzo torrione della Verneia che presenta qualche interesse alpinistico su più versanti (in pr.piano quello NW)


Ingresso prima grotta

Seconda grotta

Terza grotta: "Grotta dei Banditi"

Ingresso della terza grotta

In basso un alto camino proprio sotto l'ingresso

Grotta dei Banditi: ingresso della più orientale



La parte terminale del lungo cunicolo:
le grotta corre dritta a WNW per c. 80m




Ritorno all'aria aperta e poi alla prima grotta
Dopo un paio di tentativi falliti nel corso degli anni recenti (eravamo in gruppi troppo numerosi per poter realmente esplorare), anche questa grotta è raggiunta. Dalla cresta W del Mt. Monaco sono presenti segni rossi che indicano la traccia a destra (E) ove bisogna abbandonare la 'via Normale' alla cima (tenue insellamento a c. 1260-1290m di quota, ovvero a pochi minuti dalla cima) per portarsi, in leggera discesa, 100-150m più ad E, prima su pendii erbosi e poi, dopo uno spigolo roccioso, sotto una paretina, sempre su traccia evidente, fino a scendere all'ingresso della prima grotta, inizialmente ampia ma poco profonda (svil. quasi orizzontale, dir. WNW, c. 15m). Seguendo la parete (assicurare cordino agli alberi per i meno esperti) ci si cala leggermente più a E oltrepassando il vicino ingresso della seconda grotta (seminascosto dall'erba, apparentemente solo un breve pertugio) e infine raggiungendo quello della terza e più importante, probabilm. la vera "Grotta dei Banditi" [CP422], che sorge sull'orlo di un camino roccioso esposto su un burrone che poi confluisce nel vallone sottostane. Meno male che abbiamo lasciato perdere l'idea di cercare d'arrivarci dal basso (avevo in mente una traversata verso W partendo dalla Grotta di San Michele, ma in ogni caso è una zona che va esplorata, inclusa la base della tozza guglia detta Verneia). Tenendosi sotto la parete (aiutandosi con gli alberi a destra e poi con le radici sul terreno, e facendo attenzione a destra dove il fogliame potrebbe nascondere il profondo camino) si arriva all'entrata, che anch'essa si restringe subito, come nella prima grotta. Questa però continua per una ottantina di metri (difficile fare una stima precisa quando si procede spesso carponi) sempre in direz. WNW (o NW?) in leggerissima salita. All'interno non vi sono concrezioni particolarmente scenografiche, la temperatura è gradevole (non abbiamo riscontrato il tipico calo termico e nè tantomeno la forte umidità che generalmente caratterizza i nostri ipogei calcarei), non c'è traccia di attività umana antica o recente. Ora che la curiosità esplorativa è stata appagata, sarebbe interessante compiere una ricerca d'archivio in qualche biblioteca, per cercare gli eventi storici e le leggende a cui la Grotta dei Banditi del Monte Monaco di Gioia è stata in passato associata.
NB: la collocaz. della grotta sulle IGM è erronea! La grotta si trova più in alto / N, attorno alla quota 1200m.



Ritorno in cima al Mt. Monaco nella fitta nebbia

Il Campo


Rocca di Monte Cigno


Cerreto Sannita

Foto di Francesco Raffaele

HOME PAGE


Massa di Faicchio
Bibliografia

Capasso S., Lombardi N., Santagata L., – Le grotte dei Banditi su monte Monaco di Gioia (in: Annuario Associazione Storica del Medio Volturno, 1989). [ASMV]

Gallerie di altre escursioni sul Monte Monaco di Gioia:

Monte Monaco di Gioia (25/3/2012)


Vallone S. Pasquale (Mt. Monaco)


Monte Monaco di Gioia (21/3/2010)

Valle Santa - il Campo (9/ 9/2007)


Valle Santa (12/2/2006)

Grotta di San Michele, Mt. Monaco (12/12/2004)