Escursione invernale in solitaria sull'Accellica Sud (Monti Picentini)

Escursione invernale in solitaria sull'Accellica Sud, con condizioni d'innevamento simili a quelle del 25/2/12.
Partenza alle 7:25 dal Rifugio-Caserma Forestale dei Piani di Giffoni, arrivo in Cresta (Bivacco S. Raione, alle 9:30) e, dopo altre 2h e 1/2 di camminata in cresta, raggiungo la cima sud alle 12:05. Anche stavolta, come lo scorso inverno, nelle immediate vicinanze della cima ho deviato fuori sentiero (pendio est) per superare il passaggio oltre le ultime cornici di neve a precipizio sulle pareti (N)W della Pettinessa: questo perchè il tratto provvisto di breve passamano d'acciaio è impraticabile per via del forte accumulo di neve tra i rami, ed è quindi più sicuro portarsi poco indietro e discendere tra i faggi aggirando lo sperone roccioso a S della gobba sommitale. Ho tenuto le ciaspole da c. q.1150m fino in cima A/R (inutili i ramponi).
Poco vento, freddo sopportabile, resto 1h in cima, tra un alternarsi di veloci nuvole e repentine schiarite che mostrano un bel cielo azzurro.Quando stavo per continuare oltre la cima, verso il Varco (intendevo verificare se fosse stato possibile utilizzare i cavi della ferrata spalandovi via l'accumulo di neve con la piccozza) il nuvolone è tornato per restare e, dopo alcuni minuti, alle 13:00 ho lasciato la cima. La discesa è durata 3h e 1/2, inclusa una sosta per frugale colazione al Bivacco S. Raione.
Come accadde lo scorso inverno -e sempre lungo la via del ritorno, sulla Vena d'a Mola- ho udito un seracco che precipitava sul versante meridionale della parete nord dell'Acellica: questa volta il fragore è stato meno dirompente dei due uditi l'anno scorso ma, non essendo ancora buio, sono riuscito a filmarlo prima che si esaurisse. Dato lo strapiombo, si è trattato di una vera e propria "cascata" di neve e pietre, larga +10m e alta + 200m, caduta sulla verticale poco più a W del Butto della Neve.
A Marzo ho più di una mezza idea di tornare per una notturna con partenza dai Piani verso mezzanotte, in modo da godermi l'alba dalla cima Sud. Poi vorrei salire sulla cugina calabrese dell'Acellica, La Montea (Monti di Orsomarso, nel Parco Naz. del Pollino). Per ora è tutto, con i dovuti ringraziamenti alla "Regina" e alla Natura Madre.