Fortunata improvvisazione, questa salita al M. Velino con Francesca, nata come "piano B" per un contrattempo (avevamo programmato un giro sul GS orient.).
Il "Canalino" (un tempo detto
Canalone tra i due Velini) è la spaccatura che separa il M. Velino dal Cafornia. La prima salita documentata venne effettuata in condizione invernale da un gruppo di alpinisti romani –Ferraguti, Donini, Cortesi, Rava – al seguito della nota guida del Gran Sasso G. Acitelli, il 20/3/1898 (non il 16 come erroneamente riportato nella Guida dei Monti d'Italia di C. Landi Vittorj, 1955, p. 178 e su guide recenti; cf. RM CAI XVII/4, 1898, pp. 134-6).
Nell'anfiteatro q. 1850-1900 m siamo andati sotto il colatoio/strozzatura centrale (Ferranti, Caccioppoli, Elefante, 26/2/2006), poco a sin. del "Gran Diedro".
La Via del Canalino è valutata PD+ (max. diff. II) in condizioni invernali (C. Iurisci, 2012, p. 271): in estiva l'ambiente è meno severo ma i passaggi su roccia sono forse più insidiosi: PD/PD+ (?). La salita, dalla partenza alla cima (+1350 m disliv.), è durata 4 h, il giro intero (15 Km, 1500 m disliv., poco più di 9 h). Gran sorpresa l'incontro con due Vipere dell'Orsini, oltre a tanti cervi e i "soliti" grifoni. (
Bibliog. Velino: V. Abbate, Appennino d'inverno, 1995, pp. 205-236; C. Iurisci, Ghiaccio d'Appennino, 2012; S. Ardito, Sentieri nel Parco Sirente-Velino, 2016). PS: Malgrado il proliferare di guide cartacee di ogni tipo e "per ogni gusto", credo sia un vero peccato che il
Volume II della "Guida dei Monti d'Italia" CAI-TCI
Appennino Centrale, non sia mai apparso (e mai lo sarà), data l'importanza alpinistica dei gruppi montuosi dei Sibillini, Laga, Terminillo e Velino-Sirente e le nuove vie estive e invernali apertevi dal '55 a oggi. [F.R.]