Fara S. Martino - V. Santo Spirito - Bocca dei Valloni - Callarelli - Valle dell'Acquaviva - Monte Acquaviva (2737 m) e Anticima Ovest
- Valle Ginepro - Valle Mandrelle - Piano la Casa - Melazzo - Valle Macchia Lunga - Valle di Santo Spirito - Stretto - Fara S. Martino
(26 giugno 2022)


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L'imbocco della Valle poco prima dello Stretto

Ruderi dell'Abbazia di S. Martino in Valle

La Tavernòla

Arco naturale a des. (E) del Canale Cupo,
sotto la traccia Lisce d'Asino - Colle Uncino

Arco naturale ("Cavuto") del Canale Cupo

Monte de la Spiuche ? (q. 1282 IGM)

Il Peschio (q. 1508 IGM) e la Grotta del Peschio

Grotta Callarelli


Cartografia storica Maiella centr. / M. Acquaviva

CIMA DELL'ACQUAVIVA (dial. Cime de l'Accuvine/ - dell'Acquevive), 2737 m, la seconda per elevazione in Maiella, è un importante nodo orografico e idrografico situato nel centro del massiccio, interamente in territorio di Fara S. Martino (CH), tra la Valle delle Mandrelle (a S) e la Val Forcone (captata) e Valle Sgrej (a N), dove la "Selletta dell'Acquaviva" (2692 m), ne congiunge l'Anticima W con il M. Focalone, sul crinale principale (che dalla Majelletta/Blockhaus passa sul Monte Amaro, 2793 m, e prosegue alla Tavola Rotonda).
A est la montagna si apre con l'ampia Valle dell'Acquaviva (captazione acquedotto a q. 1950 ca.), dalla quale la cima/ montagna prende nome. L'area sommitale (dai 2500 m) si estende per 2 Km E-W e ha un aspetto "lunare", con vaste distese di selci interrotte solo qua e là dai cuscinetti di androsace, dalle sassifraghe e da altre piccole o minuscole, coloratissime infiorescenze.
V. Forcone e V. Acquaviva confluiscono (in loc. Callarelli) nella V. Serviera poi Valle del Fossato, mentre V. Mandrelle/ Macellaro s'innesta (a Bocca dei Valloni) nella V. Santo Spirito: i due tratti procedono paralleli per pochi Km e si ricollegano a Fara S.Martino, alimentando le sorgenti del Verde, affluente dell'Aventino.
Il versante NE del M. Acquaviva ("Pareti" su IGM) è solcato da numerosi canali (a partire da quello del "Nevaio") di interesse alpinistico invernale, che scendono in Val Forcone (v. Canale Claudia, 2015), mentre a sud l'aspetto, non meno imponente, e lo si deve agli enormi torrioni che insistono sulla Valle delle Mandrelle e sulla Valle Chiarino (-a), con meno canali ("Shiva" e "Indra" sono d'interesse scialpinistico sul ripido) e un paio di ampie valli che sfociano nelle Mandrelle (V. Ginepro a W e Chiarino a E). Le due cime (l'anticima W, 2727 m, è nota localm. come Cima di Valle Ginepro o Cima di Valle Sgrej, dal nome di due valli rispetivam. a SE e a NE; A. Sciarretta, Toponomastica... 1997, 57, 66; E. Micati, Grotte..., 2000, 52) costituiscono il culmine di una lunga catena E-W, che inizia sopra Fara S. Martino con la Cima della Stretta (1497 m), prosegue verso W con il valichetto di Colle del Peschio (1582 m, che mette in comunicazione la Val Serviera a N con la valle principale, Santo Spirito/Macchia Lunga a S), sale tra fitte mughete alla q. 2214 ("M. Pizzone" IGM), tra Vallone Macellaro e Valle Acquaviva, prosegue con q. 2378 (probabilm. il vero Pizzone, con la q. 2457 IGM che potrebbe essere la Cima del Pizzone, che sormonta la Valle Acquaviva, se non l'originaria "Cima dell'Acquaviva") e infine su tipico "piano" pietroso sommitale, procede verso la cima e l'anticima (da questa, come detto, il sottogruppo si salda al crinale principale della Majella).
Acquaviva è un idronimo diffusissimo (G.B. Pellegrini, Top. Ital., 1990; E. Giammarco, TAM, 1990, p. 6, 246; C. Marcato et al. Diz. Top., 2006, p. 8), indica la presenza di fonti abbondanti e/o importanti di acque sorgive (ovviamente potabili): in Italia compare in più di 200 toponimi nella cartografia IGM 25V (per lo più formate con "Acquaviva", ma anche con il plurale "Acquevive"): contando le località e microtoponimi non registrati si andrebbe certamente su alcune migliaia di occorrenze nell'intero paese.
Senza approfondite ricerche in archivio è difficile stabilire l'antichità dell'oronimo "Cima dell'Acquaviva", anche se pare che solo con i topografi "napoletani" di metà '800 il nome della Valle, poi importante per il suo apporto idrico, sia stato trasferito alla cima (come in altri casi di solito sono le valli a prestare il nome per le cime, meno importanti nell'economia pastorale e nella cultura montana in genere). Sulla toponomastica della Maiella mi dilungherò in altra sede (articolo in preparazione).

L'accesso escursionistico preferenziale alla cima avviene (da N) dalla Majelletta, per Scrimacavallo, Fontanino e (salendo al Pratone e per le Coste dell'Acquaviva) e M. Focalone, da dove in un paio di Km in direzione E si giunge alla q. 2737 m, passando poco sotto l'anticima W (sul suo versante N). Bella soprattutto d'inverno con le ciaspole o sci.
Da E (Fara S. M) si parte in genere o da Capo le Macchie (640 m) raggiungendo la Grotta Callarelli risalendo la bella Val Serviera, o dal parcheggio della Valle S. Spirito (460 m), per risalire la valle fino a Bocca dei Valloni, da qui salendo (NNE) al Colle del Peschio e digradando poi (NW) ai Callarelli. E' il sentiero seguito in salita in occasione della presente escursione, che prosegue nella Valle Acquaviva (ometti e segni) tenendosi in sin. idrogr. puntando poi alla q. 2593 (vertice tra il tratto di "Pareti" rivolto a N e quello rivolto a NE). In questo caso il dislivello complessivo raggiunge i 2400/2450 m.
Si può anche salire per V. Santo Spirito - Macchia Lunga a Piano la Casa e da lì, traverando in V. Mandrelle, la si risale (u Tratturo) fin quasi alla testata sotto al Primo Portone, piegando qui a NNE. Altri accessi escursionistici, ma un po' più "da cercare" sono lungo la Val Forcone (v. Escursione a Cima delle Murelle del 12/6/2022) o sulla des. idr. della Valle Acquaviva (a q. 2000 ca si lascia il centro della valle verso SSW e, attraversati i mughi, da q. 2242 IGM si risale liberamente
il crinalone SE).
Per vie di alpinismo invernale e scialpinismo rimando rispettivamente a C. Iurisci, Ghiaccio d'Appennino, 2012 e a C. Iurisci, R. Le Donne e F. De Angelis, Skialp... vol, 2, 2021.


L'itinerario e i dati dell'escursione



Valle dell'Acquaviva



Cima della Stretta




Caratteristica roccia forata in Valle Acquaviva (2250 m ca.)












M. Ugni e Stazzo del Martellese

Canale Shiva

Cima Acquaviva (2737 m)

Biv. Fusco (Cima de lu Cavone) 2455 m



Sella Valle Ginepro (2666m IGM, 2669 m)




Cima di Valle Sgrej o Cima di Valle Ginepro (M. Acquaviva ovest, 2727 m). Al centro M. S. Angelo (o Cima di V. Cannella) e sullo sfondo M. Amaro



M. Amaro e il Rif. Manzini

Discesa in Valle Jenebbre (V. Ginepro),
verso la Valle delle Mandrelle.
In alto a des. M. S. Angelo
(già Cima Innominata, localm. Cima di V. Cannella)






 


Stazzetto e masso con iscrizioni pasorali in V. Mandrelle

... sin. idr. 2029 m ca. (non censite in E. Micati, 2000)




Valle Chiarino (-a)



Aquila reale s'invola dalla Foce di Valle Mandrelle al Pizzone



Lu Calaturo de lu Pizzone (parte alta della Cascata del Macellaro)



Grotta de Fonte Jelata o Grotta di Domenico (DF)



Peschio (de) Crape (1875 m)

Scolopendra


Fotografie e testo di Francesco Raffaele

H O M E