Monte Cerreto, escursione invernale da Lettere

Giornata ideale, quella fredda domenica di metà febbraio (2021), per una salita sul Monte Cerreto imbiancato dalla neve. Dopo tanti anni ci ero ritornato già a settembre dell'anno prima per la ricognizione della tappa del Sentiero Italia, e ci sarei tornato a maggio 2021 per completare il sopralluogo (originariamente la tappa "SI S18S" terminava in cima al Cerreto, poi è stata prolungata fino a S. Maria dei Monti). Giornata ideale anche per evitare d'incorrere, come nella domenica di maggio, in motociclisti e altre sorgenti di rumore e inquinamento che fanno del versante che dà sul Megano un luogo da evitare (ovviamente a meno che non siate tra quelli che si divertono con motocross, quad o fuoristrada).
E' recente (ringrazio Gaspare Adinolfi per la segnalazione) l'inizio di un ulteriore traccia-sfregio a nord, che prende corpo a q. 1050m ca. dal cd "Sentiero del Professore" (340c) per poi arrestarsi, per ora, in un valloncello, facendo piazza pulita di tutto ciò che la Natura aveva "seminato" di bello in quella zona. Non c'è nessun controllo su ciò che avviene in montagna e, quando c'è, può essere anche peggio, come dimostra il recente caso del M. Cervati. E non giova credere che il "sacrificio" di una zona ne preserverà tante altre: prima o poi i devastatori arriveranno dovunque.
Per notizie sul M. Cerreto rimando a G. Adinolfi, 'e vvie sulitarie (2011), L. Ferranti, Appennino Meridionale (2010); la Tappa S18S è da me descritta in: AAVV, Sentiero Italia CAI, vol. 4, 2022, pp. 169-179 (vi ho scritto anche un approfondimento sul "Valico di Chiunzi e il Monte Cerreto") . Altre utili informazioni sul web sono nel sito di G. Visetti e su quello dell'Ente Parco Regionale dei Monti Lattari (sentiero 340). F.R.