A poco meno di un mese di distanza torno sulla Meta che l'ultima volta (6 febbraio, ero con Angelo M. e Claudio L.) era in condizioni un po' troppo "piene" e con vento fortissimo sulla cresta/cima. L'obiettivo è il facile Canale che s'insinua fra l'Anticima E (2185m IGM) e la Cresta SE/ Cima della Meta (2242m), che avevo già salito in solitaria nel
2015. Stavolta mi "accompagna" (si fa per dire: è quasi impossibile stargli avanti) Massimo M. Partenza dai Campitelli alle 10:10 e dopo 45minuti siamo all'uscita del bosco, in vista del sempre "struggente" panorama della Meta che sorge imponente sulle candide morene glaciali dei Biscurri. Altri 45 min e siamo sotto l'anticima dove mettiamo i ramponi per risalire il Canale. Il Canale guarda verso NNE e termina alla selletta tra le due cime principali, selletta dominata da una piccola piramide o "Dente" alto una dozzina di metri. Saliamo prima sulla Q. 2185m (ore 12:50; questa vetta mi mancava). Poi faccio andare avanti Massimo per riprenderlo sull'erta finale che porta in Cresta. Questo tratto finale, dalla sella del Dente alla Cresta, raggiunge (e forse supera) i 55° e va fatto con 2 piccozze (nel 2015 ne avevo una e non mi sentivo molto sicuro, perché quella parte di parete spesso gela e lì in alcuni tratti o lungo l'intero pendio lavorano solo le punte dei ramponi). Diff.
F+, 40-45°, max 55°, esposiz. a NNE il tratto fino alla Selletta, e NE dalla Selletta alla Cresta (tratto a 55° e forse anche un po' di più; evitabile aggirando dalla selletta a destra/SW del Dente e andando a prendere la cresta SE della Meta dopo breve traverso). Raggiungo Massimo e saliamo in cima (13:45), dove mangiamo e facciamo quattro chiacchiere con 2 escursionisti romani sopraggiunti poco dopo. Alle 14:25 partiamo, scendendo per il Canale centrale (ma dal suo lato E/ destra idrografica, un po' più ripido dell'uscita a W: qui i primi 30-40m vanno fatti girati a monte) e poi traversiamo sotto i versanti NE per andare verso il "Passo della Meta" (sella M. Miele - Anticima E Meta) per poi calare in Valle Pagana. Passiamo una buona mezz'ora in compagnia della volpe, e poi scendiamo a Le Forme (sì, è più bello il toponimo "Valle Fiorita" ma questo risale agli anni del tentativo di costruire impianti da sci nella zona negli anni 60-70, quindi preferisco il più antico
Le Forme, ossia "i canali"). Da lì in 20 min siamo all'auto ai Campitelli (17:25). Troppo presto per la solita pizza alla pizzeria "Lo Scoiattolo" di Colli a Volturno (e la partita del Napoli): sarà per la prossima volta. Un doveroso "grazie di esistere" alle Montagne e alla Natura! [F.R.]