ESCURSIONE
TRA I MONTI PICENTINI NORD-ORIENTALI: Monte Calvello, Mt. Pollaro e Madonna dei Grienzi
Vado dell'Asta - Serro della Falasca - Colla Cesinola - Cima Monte Calvello (1579m) - Cresta SE del Calvello - La Fossa - Monte Pollaro (1282m)
Torrente Rivezzolo - Cappella della Madonna dei Grienzi - Piano dei Grienzi - Coste del Suoglio - Piano Sazzano - Colla Cesinola - Vado dell'Asta.

(6 Dicembre 2015)
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Rimboschimenti di Vado dell'Asta


Colla Cesinola

Cima del Cervialto (1809m), prima vetta dei Picentini

La dolina sommitale del Calvello, con le sue 3-4 croci















Conosco ancora poco questa zona nord-orientale dei Monti Picentini, che non lesina, come gli altri settori, svariate bellezze naturalistiche, paesaggistiche e qualche interessante testimonianza di antichi "percorsi" di fede.
Il territorio è posto tra il Piano Laceno e le sorgenti del Sele, e sul lato Est del bel Piano di Sazzano vi corre il confine -a lungo oggetto di dispute- tra Bagnoli Irpino e Calabritto. Il confine tra questi due comuni si allunga poi sulla cima del Mt. Calvello (1579m), quadrifinio su cui convergono anche i limiti territoriali di Lioni e Caposele.
La zona era percorsa da importanti mulattiere (vedi carta TCI in basso) che collegavano i centri dell'Alta Valle del Calore, Montella e Bagnoli I. (e del Tusciano, ovv. Acerno), con quelli dell'Alta Valle del Sele (Caposele, Calabritto) e dell'Ofanto. Certamente la zona fu abitata già nell'antichità, ma non sono a conoscenza di campagne di scavi archeologici sistematici (cf. ad es. i resti sul Mt. Oppido). Durante il XIX sec. fu uno dei territori preferiti dai briganti, che avevano presso il Mt. Calvello (Piano Sazzano - Calvello e montagne più a N in direz. della Raia Spina e Montagnone di Nusco) il loro accampamento con i tipici pagliari; la zona era infatti ben sorvegliabile, relativamente selvaggia e servita da sorgenti d'acqua perenni. Negli anni post-unitari la banda di Ciccio Cianci e Luigi Fusco "Carrillo", grazie ad una delazione, venne decimata e messa in fuga da un'incursione delle Guardie Nazionali in questo luogo (a volte è riportato erroneamente che i pagliari dei briganti fosseeo sul Mt. Cervialto). Nella prima metà del XX sec. la zona è stata oggetto di rimboschimenti (spec. a conifere, come al Piano Pollaro) poiché facente parte del bacino imbrifero delle sorgenti del Sele (captazioni a Caposele, sotto al semileggendario Monte Paflagone) che, con le acque di diversi altri bacini, alimenta l'Acquedotto Pugliese.
L'origine toponomastica dei nomi delle due montagne che abbiamo attraversato è piuttosto limpida: il Calvello deve il nome alla mancanza di vegetazione in quota (numerosi in tutta Italia i "Monte Calvo"), mentre il Pollàro è un collettivo che origina forse dalla presenza di polli (quaglie o altri volatili selvatici?) oppure di polle (d'acqua) nell'omonimo e vicino pianoro. Quest'ultima montagna possiede un versante sud con pareti dirupate, che calano in direzione del ramo affluente sinistro (N) del Rio Zagarone, dov'è situato l'eremo della Madonna del Fiume.

Panorama da WNW a ENE, verso la dorsale SE del Calvello, appena discesa, e il Piano Pollaro

Madonna della Neve



In basso l'affluente di sin. del Rio Zagarone (dove sorge la Madonna del Fiume). Più oltre l'altopiano di Ponticchio, situato tra la Raia della Quercia e le falde del Mt. Altillo



Panoramica dal Pollaro verso Sud, tra Mt. Altillo, Ponticchio/Piano Migliaro e il Cervarulo - Cervialto.
Al centro la Raia della Quesrcia - La Balzata, separa la valle di Ponticchio - Piano Migliaro - Gaudo (sin./SE) dal Vallone Vado di Carpino - Piano Migliato (a des./W, alle pendici dei Mt. Cervarulo e Cervialto)






Cappella della Madonna dei Grienzi e Torrente Rivezzolo. Una Brutta sorpresa...
Sul cartello si legge di "Riqualificazione ambientale" e "Valorizzazione delle Risorse...": PSR Campania 2007/13, mezzo milione di euro stanziati per i soliti - a mio parere inutili - interventi a base di paletti e chioschetti.
Il Territorio di Calabritto è ricco di bellezze naturali che hanno bisogno solo di essere
salvaguardate, non alterate (vedi anche interventi a Piano Migliato di C.) al solo fine di approfittare dei fondi elargiti.
Ma si sa, spesso politica e cattive amministrazioni possono fare quasi più danni dei terremoti !


Cappella della Madonna dei Grienzi
 



Pareti sud del Pollaro



Piano Sazzano

Foto e testi di Francesco Raffaele
[Fotografie con Lumix FZ28]



Traccia (GPS) dell'itinerario effettuato (1:25000)


Un po' di cartografia storica della zona dei Picentini Nord-orientali

La regione Nord-orientale dei Monti Picentini nelle copie
settecentesche delle Carte Aragonesi (XV sec.; c. 1:70000)

Dall'Atlante del Regno di G.A. Rizzi-Zannoni (1808, c. 1:115.000)

Laceno e Dintorni. Principali strade e Mulattiere
(Dalla Cartina del TCI, 1928, sc. 1:250000)

- N. Filippone, Calabrito. Appunti di Storia (Avellino, 1988)
- A. Mazzone, Calabritto: Leggenda, Storia, Cronaca (Lioni, 1996) nc
- Calabritto. La Gemma dell'Irpinia. Guida pratica (sd)
- A. Del Guercio, La Cultura attraverso la tradizione orale: Calabritto, tra i monti dell'Irpinia (Tesi di Laurea, Univ. Salerno, AA 1970-71)
- T. Aulisa, Laceno. Guida storico-turistica di Bagnoli Irpimno. Cenni su Montalla, Cassano, Nusco, Lioni, S. Angelo dei Lombardi, Caposele, Calabritto (1991)
F. Ficetola, Calabritto e il post-terremoto. Un paese "radicalmente" cambiato (sd) [on-line pdf ]

- Sul web: Amatori Running Sele, Mt. Pollaro e Madonna di Grienzi [LINK / htm]
- Escursioni in territorio di Calabritto, CAI di SALERNO. PDF: [LINK 1] [LINK 2]



Altre mie foto di escursioni nel settore dei monti Picentini nord-orientali:


Calabritto - Rio Zagarone - Mad. del Fiume - Ponticchio
(2 dic. 2012)

Laceno - Mt. Calvello
(13 feb. 2011)

Fontigliano - Valle del Vento -
Montagnone di Nusco...
(23 lug. 2005)


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