Traversata della Cresta del Monte Petroso (PNALM)
MONTE TARTARO - ALTARE - INNOMINATA - PETROSO (2249m)
Sorgente Sambuco (1141m) - Sorgente delle Donne - Valle dell'Inferno (Le Resione) - Madonna delle Grazie -
Lago Vivo - Fonte degli Uccelli - Valle Cupella - Sella q.1904 di Cima del Lago Vivo - Valle Lunga - Q. 2096 -
Mt. Tartaro (2191) - Sella di Valle Lunga (q. 2118) - Mt. Altare (2174m) - Innominata (2193m) - Mt. Petroso.
- Rit. x canale/ghiaione dalla forcella q.2122 (Innominata/Petroso) - V.Cupella - Lago Vivo - Valle dell'Inferno.
(1 Novembre 2014)

Ritorno graditissimo in questi posti affascinanti a pochi mesi dal mio passaggio in solitaria di inizio luglio (vedi links in calce). Bellissima accoglienza con i colori della faggeta della Valle dell'Inferno, vero paradiso (anche se il pieno dei colori autunnali arriverà solo pochi giorni dopo) ove ci imbattiamo in due gruppi di boscaioli, uno in salita e uno in discesa - con le bestie da soma che possono trasportare fino a 2-3 quintali di carico in legname! Lo spettacolo, una volta scavalacato il dosso morenico a Est del Lago Vivo, che in questo periodo è praticamente secco, è comunque sempre toccante, vista l'eleganza della cresta che si para dinnanzi verso occidente. Questa volta il percorso lo abbiamo effettuato in senso orario (e senza transitare per Forca Resuni e la Val di Rose, visto che dovevamo tornare all'auto al valico presso Barrea - loc. Sorgente Sambuco). I camosci del Petroso sono una colonia assai meno confidente di quella di zone come Val di Rose e Monte Amaro di Opi, dove gli individui sono ormai abituati al frequente passaggio di escursionisti. Quindi non perdo troppo tempo a fotografarli tra rocce, selle e canali delle cime di Mt. Altare - Petroso, e non cerco neanche di avvicinarli per spaventarli il meno possibile (siamo in zona di riserva integrale del parco!). La salita sul Tartaro e poi in cresta verso nord apre panorami tipici delle 'ottobrate', assai generose quanto a nitidezza dell'aria e visibilità: compaiono Ischia e le isole pontine verso il Tirreno a sud e, tra il Velino e la già bianca Majella, si profila il Gran Sasso, dalle cime occidentali sulla sinistra del Corno Grande, al roccioso Prena e al "triangolare" Camicia sulla destra. Emozionante il ritorno (mia 2a volta) sull'Innominata: stavolta, seppur in discesa, la crestina nord mi sembra meno difficile dell'altra volta tanto che i passaggi non paiono raggiungere neanche la difficoltà II- che avevo valutato nel transito verso Sud a luglio. Ho modo di credere che la quota di questa cima possa essere di circa una ventina di metri (*) superiore a quella riportata sulle IGM (2170m): è risaputo che le osservazioni possono ingannare (anche quelle riprese da E e da W, come le foto scattate da Mt. Irto e Rocca Altiera), così come i dati GPS, ma in quest'ultimo caso più rilevazioni (non mie, dato che non uso GPS) mi spingono a credere che la quota dell'Innominata (anticima Sud del Monte Petroso) possa essere di 2190m o poco più alta. Raggiunta la forcella sottostante (q. 2122, dalla quale poi decideremo di scendere) si risale infine sulla vetta del Petroso (2249m) dove pranziamo. E' una delle più panoramiche e alte della Marsica, inferiore solo a quelle del Monte Greco (2285m) e, all'interno del PNALM, alle due quote Est del Marsicano (trigon./W 2245m, E: 2252 e 2253m IGM); è di poco superiore a La Meta (2242m).
Bello anche il ritorno, nonostante l'impietosa pietraia ove tralaltro troviamo resti di lamiere arrugginite (sembrano poche e sottili per essere appartenute ad un aereo caduto nella seconda guerra mondiale -cosa di cui non ho notizia- ma non ho altre idee su cosa possano essere). Dopo le ghiaie del circo glaciale tra Innominata e Petroso ci attende un bellissimo bosco di grandi faggi, molti dalle forme sinuose, modellate dai forti accumuli di neve e dagli svalangamenti. Si prosegue con il crepuscolo che disegna alle nostre spalle le sagome inconfondibili delle cime appena percorse, il bombato Petroso e la svettante, più ardita, aguzza punta della sorella senza nome immediatamente alla sua sinistra.
Dopo un altro boschetto della Valle Cupella (presso "Stazzo di Valle Cupella" e testata del Lago Vivo), siamo alla Fonte degli Uccelli a SSW del Lago Vivo. Ci dissetiamo e riprendiamo la "via dell'Inferno", per un'altra ora e più di camminata alla luce delle torce in questo selvaggio "angolo" dello spettacolare Parco Nazionale d'Abruzzo L & M.
* - Aggiornamento: Per quanto riguarda la quota dell'Anticima Sud del Petroso ("Cima Innominata") vedi il box in fondo alla pagina.

Barrea e il valico della Capriola

Antichi mestieri

Bello spettacolo nella Valle dell'Inferno, tra i colori della faggeta e due piacevoli incontri con i boscaioli




Boscaiolo con animali e carico, in discesa.
(Mouse sulla foto per un'altra versione in B/N)




La faggeta poco prima del passo della Madonna delle Grazie (o "del Buon Passo").
Anche se con un mese di ritardo, stanno per arrivare i colori dell'Autunno



Effige della Madonna delle Grazie o del Buon Passo

Cima Innominata e Monte Petroso



Il bel panorama sul dosso morenico che precede la conca del Lago Vivo: Innominata, Petroso e Iamiccio


Lago Vivo. A sin. la Cima di Lago Vivo (1963m) al centro Innominata e Petroso, a destra il Mt. Jamiccio (2074m)

Lago Vivo

Karren nel bosco a monte del Lago Vivo

Cresta Est dell'Innominata e suo circo glaciale N



Monte Altare, Innominata e Petroso



La Cima Innominata, quotata 2170m sulle IGM e sulla G.M.I.,
da varie rilevazioni GPS è possibile sia in realtà alta c. 2190m!

Monte Petroso, versante Est


La bellissima Valle Lunga...


Valle Lunga
(clicca per vedere il panorama in formato più grande)

 


Risalita della Vallelunga

Escursionisti in cresta

Sotto q.2096, comodo accesso al Mt. Tartaro da NE

Cima del Monte Tartaro (2191m)



La bellissima conca glaciale dei Biscurri e La Meta, vista da N. Più dietro a sin. Metuccia, Mt. A Mare e, sullo sfondo, il Matese. A destra il Mt. Predicopeglia / Forcellone

 


Il Matese

Cima Mt. Tartaro

Cima Mt. Meta

Velino, Viglio, Pizzo Deta e Matese

La Majella già moderatamente innevata...

Il Corno Grande dietro al Petroso

Laghetto di Valle Lunga, ora dall'alto

Valle di Canneto

Le isole pontine!




eccola là !



Ghiaie nel circo Nord del Tartaro

Enorme ometto di pietre presso la sella di Valle Lunga



Pareti e ghiaioni a Nord del Monte Tartaro
(Clicca sulla foto per vederla in formato più grande e a colori)



Verso Mt. Altare

Bella zoommata dal Mt. Altare

Discesa dall'Altare

Parete N del Mt. Altare

Camosci

Verso la Cima Innominata e il Petroso

Camosci nella sella tra Mt. Altare e Innominata

 

 

Camosci.
Qui sotto, dietro V. Mandra delle Vacche, il Colle Nero - S. Marcello


Sullo sfondo Mt. Bellaveduta e Mandra delle Vacche

 


Uno sguardo indietro (S) durante la salita sull'Innominata. Al centro il Mt. Altare e a sin. sullo sfondo il Tartaro e La Meta



La Meta e il Tartaro, zoommata dalla cima Innominata (anticima Sud del Petroso)

 


Mt. Irto, Anito delle Viarelle, Serra delle Gravare

Arrivo in cima all'Innominata (Q.2170 IGM)

Mimmo, al terzo giorno nel PNALM. E che giorno/i!

Discesa per l'aguzza crestina Nord (NW) dell'Innominata



Breve traverso (altrimenti pass. a N/des. II+ esposto)

Prime nevi

Bello scorcio della parete N dell'Innominata



Panorama (250°) dalla base dell'Anticima S (centro) del Petroso (sinistra).
(Clicca per vedere il panorama in formato più grande)



CIMA INNOMINATA (q. 2170m), "panorama-fisheye"
(Clicca per vedere il panorama in formato più grande)



Clicca per vedere il panorama in formato più grande



Ancora la bella crestina e la parete Nord dell'Innominata



Camoscio e unicorno !

Versante sud del Petroso

I camosci del Petroso



Velino e camoscio



Arrivo sulla cima del Petroso



Panorama dalla cima (2249m) del bellissimo Monte Petroso...


Corno Grande e Catena Oreintale del Gran Sasso

Mt. Petroso: Panorama verso la catena del Gran Sasso

Gran Sasso orient.: Mt. Prena e Camicia

I "mugosi" Balzo della Chiesa e Mt. Capraro.
Poi il Mt. Amaro di Opi (a sin.).
Dietro al Marsicano (cen.) spunta il Sirente; a des. il GS

Malecoste, Corvo, Cefalone e Corno Grande

Mt. Boccanera e poi (sin.) cima dello Sterpidalto.
Dietro la Serra Rocca Chiarano biancheggia la Majella

L'ombra dell'aguzza cima dell'Innominata sul Lago Vivo

Cima Mt. Petroso

In ombra la Val Canneto, controluce verso Rocca Altiera







L'anfiteatro glaciale Innominata - Petroso (da 6 scatti, c.190°).
La freccia indica la forcella (presso q.2122 IGM) da dove si scende, per il ghiaione: di certo via molto più comoda d'inverno!
(Clicca per vedere il panorama in formato più grande)



Discesa nell'anfiteatro detritico a S del Petroso. Più giù la Valle Cupella e la Cima di Lago Vivo (des.). Sullo sfondo mt. Iannazzone (sin.) e il Serrone (al centro).



Resti di un velivolo (?) sul ghiaione

Altre lamiere di aereo e ossa di cinghiale

Anfiteatro tra Cima Innominata e Petroso



Bellissimo bosco con grandi faggi alla testata della Valle Cupella



Ultime luci sul Petroso prima del buio

Alfedena: i bar Aufidena e La Meta

© Francesco Raffaele 2014


Traccia [GPS + Google Earth] dell'itinerario seguito

CARTA "IL LUPO" DELLA ZONA

[NB: il sentiero segnato in azzurro si riferisce
alla mia solitaria del 4/7/2014, vedi foto ->]
Perscorso: 20,5Km, dislivello: +1540m
in 10 ore (8 di camminata e 2 di soste)


Forca Resuni - Petroso - Tartaro - Lago Vivo (4/7/2014)


La "Cima Innominata", Anticima Sud del Petroso o "Quota 2170"sulle IGM ma
2193m (CTR, 1:5.000)

Tra le varie "Innominate" dell'Appennino, come la Punta Innominata del Terminillo (q. 2010m), c'è l'Anticima Sud del Petroso, "Q. 2170", aguzzo spuntone di forma piramidale posto tra Mt. Petroso (2249m) e Altare (2174m) (Landi Vittorj, GMI, p. 267, it. 167) e ben più distinto e visibile di quest'ultimo, che pure ha l'onore di un nome sulle Carte dell' I.G.M.
Purtroppo è risaputo che le nostre moderne carte topografiche, malgrado i brillanti "inizi" (e.g. le magnifiche carte borboniche del XVIII-XIX sec. di A. Rizzi-Zannoni e poi del Real Officio Topografico di Napoli, le prime magistrali tavolette in scala 1:25000) hanno diversi limiti: di aggiornamento, rappresentazione (ad es. nella schematizzazione di elementi idrografici mancano le indicazioni di cascate e salti d'acqua) e purtroppo numerosi errori, in particolare di trascrizione e collocazione dei toponimi e di precisione delle quote rilevate.
Le Carte IGM, sia le 1:50000 che le tavolette 1:25000, sulle quali sono basate le varie carte escursionistiche del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (da quella del Parco alle cartine edite da Iter e Il Lupo; per quest'ultima vedi lo stralcio in fig. qui sopra, al centro) riportano 2170m di quota per la Cima Innominata (così come nella GMI, loc. cit.), ma tutti gli escursionisti, o almeno quelli che camminano con l'altimetro o con i sempre più diffusi GPS) si saranno accorti dell'errore di una ventina di metri (a cui accennavo nell'intro.).Talvolta, stando su di una cima, si può avere un'impressione sbagliata dell'altezza rispetto alle quote vicine, ma stando lontano -salvo deformazioni dovute alla prospettiva- è più facile accorgersi di differenze superiori a qualche decina di metri. Nel nostro caso vedere ad es., più che il punto di vista della zona morenica a valle e a monte del LagoVivo, è utile quello dalle cime a Ovest della Cresta Meta-Petroso, quindi Mt.Irto, Bellaveduta-Rocca Altiera e Montagnone-Serrone (ved. anche la foto qui a sin.). In occasione di questo mio secondo passaggio sull'Innominata (nella prima occasione ero in solitaria e non uso GPS né altimetro, ma solo cartina e bussola) la traccia GPS fornitami dall'amico Massimo conferma i miei dubbi (tralaltro sul web avevo già trovato [LINK: Monti invisibili] un grafico altimetrico che confermava il mio dubbio: nel grafico, riprodotto in piccolo, l'elevaz. dell'Innominata è immediatam. a sin. di quella del Petroso, ed è evidentem. più alta di quella successiva, ovvero il Mt. Altare). In ogni caso una rapida occhiata a una cartografia differente dalla IGM (e a scala superiore) ci toglie i dubbi: nel GeoPortale della Regione Abruzzo [LINK] la quota esatta è riportata sulle Carte Tecniche Regionali (2001-2005) ed è 2193.0m. Quindi l'Innominata non è 3m più bassa del Mt. Altare, bensì 19m più alta. Infine faccio notare che la discrepanza in oggetto è stata recentemente notata anche dai compilatori della lista del Club2000m: nella revisione del 2014 dello loro Carte schematiche e nell' Elenco Ufficiale di cime (in vigore dal 1/1/2015; commiss.
Abbate, Albrizio, Ardito, Carusi, Iurisci, Moffa, Osti, Rolle, Sellari), il 2170m delle precedenti versioni è stato emendato con 2193m.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:
Landi Vittorj, Appennino Centrale, I (CAI-TCI, 1989) p. 262-269
C. Iurisci, Ghiaccio d'Appennino (Ed. Versante Sud, 2012) p. 407
S. Ardito, A Piedi in Abruzzo, vol. 2 (Ia ediz. 1987, p. 129 e seg.)

Altre mie gallerie fotografiche di escursioni in questo settore del PNALM (Mt. Petroso e cresta Tartaro-Meta):


Lago Vivo - Valle Cupella invernale (15/2/2014)


Mt. Tartaro - La Meta (6/10/2011)


Mt. Tartaro - La Meta (23/10/2010)

Monte Petroso (1/11/2009)

Anello Val di Rose - Forca Resuni - V. Iannanghera
(25/10/2009)

Lago Vivo (5/7/2009)
 

La Meta (23/6/2013)
Altre mie gallerie fotografiche di escursioni su
La Meta (Mainarde escluse):

La Meta (3/3/2013)

Passo dei Monaci (1/1/2012)

Passo dei Monaci (6/3/2010)

Mt. Meta (12/10/2008)


H O M E