Attacco del sent. CAI (171-) 106A

Questa zoommata (201mm equiv.) verso il Varco del Paradiso tradisce la distanza effettiva che all'inizio della camminata mi separa dall'Accellica

Condotta forzata della centrale elettrica
Sopra Serra Figliorito: da qui si capisce quanto sia ancora lontana la Celica!

In quest'altra zoommata verso NE ho evidenziato l'itinerario che avrei percorso nelle ore successive del pomeriggio (e la mattina seguente)

il versante opposto: Pietrapiana
a-more!	Tratto di parete occid. della Cresta Sud (a S del Varco della Pettinessa)	Da una radura, procedendo verso Capo di Fiume
Butto del Laurenziello		Zona Capo di Fiume
Capo di Fiume		Capo di Fiume
		Melanargia galathea

Scorcio da sud verso la Cresta dell'Accellica Nord
(settore più occidentale, Colleferro-Vene Rosse)

Bellissima paretina coperta di muschio: anche in piena estate qui l'acqua non manca mai

Il lungo giro in solitaria inizia, dopo una veloce raccolta di nocciole, dalla Centrale Elettrica di Cucchiaduro (pochi Km a N della fraz. Vassi di Giffoni Valle Piana), risalendo Serra Figliorito per le scale della condotta forzata fino alla centrale sup. e poi per Serra Figliolito sul sentiero nel bosco che procede per la costa orient. sui tubi delle captazioni provenienti da Capo di Fiume e che poi qui discende fino ad immettersi sul sent. per la Grotta dello Scalandrone (CAI 106A, 2h 30). Sosta di un paio d'ore tra le cascatelle e lo stillicidio d'acqua dalla paretina coperta di muschio a pochi min. dalla grotta, qualche autoscatto e un bel giro refrigerante all'interno della Grotta dello Scalandrone (cane morto all'ingresso) con la cascata interna ancora fragorosa.

Sembra di camminare sopra le circonvoluzioni di un "cervellone"... calcareo

Laghetto e cascata nella Grotta dello Scalandrone

Grotta dello Scalandrone: Mother Nature's Sculptures!

	La Rasula delle Murelle	Vallone Butto del Laurenziello
Dalle roccette sopra l'ingresso della Grotta dello Scalandrone seguo il tubo della captazione fino a passare per la Sorgente/Captazione del Lamione, attraversando subito dopo la parte bassa del Vallone del Butto della Neve per poi affrontare la direttissima da Sud sulla Rasula delle Murelle (il costolone compreso tra il Butto del Laurenziello a W e il Butto della Neve a E). Quattro chiacchiere con un pastorello, nella parte bassa della Rasula, tra i continui latrati dei suoi cani e i campanacci delle capre; il ragazzo è perspicace, subito capisce che salire in cima da qui vuol dire avere una "bella capa fresca". Più in alto trovo deliziosi lamponi e qualche bell'insetto. Come mi aspettavo le rocce sono facili (nessun pass. sup. a I+) la via è intuitiva sebbene non ci sia una traccia marcata e i panorami sono veramente mozzafiato: la parete occidentale della Pettinessa con la Cresta Sud, dal Ninno fino al Timpone, dal Paradiso al mare... Se non fosse così esposta a seracchi e slavine sarebbe una bella e relativamente facile via invernale da piccozze e ramponi, ma ho sentito troppi boati in questa zona (al ritorno da escursioni invernali sulla cresta-cima sud) per avventurarmici da solo anche a orario più sicuro. Vedremo, mai dire mai...

Bellissimo scorcio su quasi 500m di pareti dell'Accellica!
Il "Tracciolino del Ninno" passa al centro/destra dello spallone boscoso dove in foto c'è la mia firma.
Ai lati del dosso si vedono due "butti gemelli": la sommità del colatoio che s'intravede a sinistra (N) è il Butto della Neve.
Quello di destra è un salto di pressocchè eguale altezza/quota in cui converge il Canale Pettinessa e altri rami alti (tra cui un altro colatoio da S/des.).

La sommità del colatoio del Butto della Neve. Il canale scende dal Varco del Paradiso (N) con andamento ENE-WSW e piega a SSW più giù, poco sopra q.1000m.

"Butto della Pettinessa" potrebbe essere il nome di questo colatoio posto poco più a S del suo gemello, quello del Butto della Neve

		La cima del Timpone (1446m) alla fine della cresta sud
Nuvole sul Varco del Paradiso Sud e sulla cima Sud		Il Phylaeus crysops (m) è uno dei più grossi salticidae europei. Già fotografato sull'Anticima NE il 3/7/11.

Ancora un panorama della bellissima parete occidentale della Cresta Sud dell'Accellica. Nella zona di basse nubi nel 2° quadrante (da sin.) passa una traccia che,
dal Varco della Pettinessa, dopo aver oltrepassato il Canale Pettinessa raggiunge l'ultimo tratto del 'Tracciolino del Ninno' e quindi il bivacco/Varco d. Paradiso S.

Una falena diurna (Syntomis phegea) qui molto diffusa		Un comune tettigonide (Leptophyes puctatissima)

Altra vista impressionante su quasi mezzo chilometro di dislivello (quota 1000-1450m circa).
Al centro il "*Butto della Pettinessa" e più sopra un altro colatoio che scende da più a sud (ovv. dalla zona a NW del Varco della Pettinessa).

i lamponi!!

Bella prospettiva per illustrare la traccia della "Ferrata F. Raso" nella zona tra Ninno, Varco del Paradiso Sud e Pettinessa.
Alcune ore dopo questa foto, ho percorso la ferrata in notturna scendendo poi dal Bivacco Valsavin giù per il "Tracciolino".

Lontana in alto, e per un attimo ho pensato e sperato: ma quassù l'Aquila non la vedo dal lontano 2005...		...Poiana (Buteo buteo)

Ninno, Varco del Paradiso Sud e propaggine settentr. della Pettinessa (Accellica Sud), zoommata dai dintorni della cima Nord.
Il versante N del Ninno (a sin.) è quello da cui generalmente si risale (cavi d'acciaio/F) per raggiungere la cima a questa guglia calcarea.
In alto al centro l'esile cresta Sud s'interrompe con un balconcino affacciato sul Varco d. Paradiso S e il Ninno; qui la ferrata torna indietro
e per un tratto erboso scende nella macchia di alberelli a des. in foto, poi ancora giù per ripiegare tra gli alberi sotto il colletto S (Bivacco Valsavin)

		Si esce dalla direttissima presso la boscosa cima N (a pochi minuti dalla panoramica anticima più ad E) in 3h 40 dalla Grotta dello Scalandrone. Sosta di un'oretta (19:30 - 20:20) alla croce dell'anticima NE, cena e firma rituale del libro di vetta. Si avvicina il tramonto e, quando il rosso disco solare sparisce dietro la cresta nord, inizio a scendere verso il Varco del Paradiso. Lo percorro al crepuscolo, con il cielo blu scuro e le luci che illuminano i centri del salernitano.

Verso Vietri sul Mare

Monte Faiostello - Mai e Pizzo San Michele

	Subito dopo il Varco del Paradiso Sud (seconda lattina di birra che mi capita di fregare in questi anni dal secchio-frigo del Bivacco Valsavin: prima o poi le ripagherò portandone qualcuna) lascio la via ferrata che risale la Pettinessa verso la cima Sud e comincio invece la discesa per il "Tracciolino del Ninno" alla luce della torcia e di una sottile falce di Luna. Piuttosto che rischiare di dover tirar fuori la corda nel caso dovessi smarrire la traccia (l'ho percorso solo una volta prima d'ora, in salita) decido per un bivacco notturno tra due faggi. Le luci di Giffoni sono di fronte in lontananza; più vicino a sinistra, oltre il canalone, incombe il roccioso costolone occidentale della Pettinessa (Accellica Sud).
Al 'risveglio' un rumoroso branco di cinghiali taglia l'erba come la chiglia d'un motoscafo farebbe con le onde del mare: corrono giù a rotta di collo su una traccia a pochi metri da me. Parto verso S per una breve esplorazione di un tratto praticabile del Canale Pettinessa, fino a un colatoio verticale troppo alto per la mia corda e le mie capacità (è praticamente il gemello del poco più settentr. Butto della Neve, da cui è diviso dalla spalla boscosa ove passa il Tracciolino, e sta pressocchè alla stessa altezza del colatoio del Butto- ved. le foto più sopra) e arrivo in una zona da dove si può facilmente oltrepassare il canale per raggiungere i boscosi pendii che sottopassano le pareti SW della Pettinessa portandosi fino al Varco della Pettinessa, dove ci si ricongiunge con il sentiero di cresta, CAI 103. Sono zone impervie, ricche di tracce di cinghiali, che quassù non temono insidie d'alcun tipo. Prima o poi darò un'occhiata a questo passaggio.
	Un tratto percorribile del Canale Pettinessa. Più su incombono alte pareti, più giù la sommità del colatoio-> Traversando invece a des. (S) si raggiunge la Cresta Sud passando sotto le pareti sommitali del versante occid. e poi svalicando al Varco della Pettinessa (vedi carta).
Dopo una mezz'oretta di esplorazione mattutina verso S, in un'altra mezz'ora sono giù all'attacco del Tracciolino e quindi al vicino nevaio del Butto della Neve. E' ancora abbondantemente innevato (3-4m nella parte più alta) sebbene abbia perso più del 100% del volume dalla mia ultima visita di metà luglio scorso. A quest'ora della mattina la 'frescura' generata dall'accumulo di neve in questa enorme nicchia rocciosa non è benvenuta come lo sarebbe nel pomeriggio!
La discesa ai Piani di Giffoni ha come tappa obbligatoria il bivio del sentiero per una grande abbeverata-sciacquata alla cannola. Scendo giù dai Piani per la sterrata a des. (invece che proseguire a sin. sul S.I. per la Caserma/Rifugio Forestale) in direzione del fondovalle del Picentino.

Alla curva a sin. della sterrata presso il Vall. Falconara, continuo su un sentierino -tra molti bovini- che taglia verso la carrozzabile di Valle Vesa, che raggiungo dopo aver oltrepassato il Vallone Falconara e un breve tratto in una proprietà privata stracolma di mucche al pascolo.
Un tratto basso del Vallone Falconara		Numerosi bovini al pascolo
	Pietra Piana e le nocciole di Giffoni
Sono sull'ex sent. CAI 3B, dall'altro versante (E) della valle del f. Picentino rispetto a quello pecorso la mattina precedente. Un'ultima, lieta oretta di buona sterrata mi conduce a Cucchiaduro, presso la centrale dove ho lasciato l'auto il giorno prima.
	Lungo la Valle Vesa sull'altra sponda del Picentino

ancora a more	Piccolo ragno saltatore (Sitticus sp.) sul parabrezza	Scorcio della frazione Vassi (Giffoni Valle Piana, SA)
	Una gran bella camminatona, davvero meravigliosa questa escursione, incluso l'avvicinamento (106A) che non avevo mai percorso prima. Duretta (con questo caldo...) la risalita della "Rasula", il costolone più orientale dei tre del versante sud della parete Nord della Celica. Ma ero leggero (zainetto piccolo e fotocamera compatta) e l'ho compiuta in meno di 4 ore. Non ci sono passaggi eccessivamente esposti nè mai tecnici sulle rocce per dove io sono salito (1000m disliv. dalla Grotta d. Scalandrone, diff. EE+ / F-, mai oltre I+; cf. L. Ferranti, "Appennino Meridionale", GMI 2010, p. 241, qui imprecisam. definita come risalita "per il Butto del Laurenziello", che è invece il canalone immediatamente a W della Rasula delle Murelle o di Mauriello). Non mi resta che chiudere con un "grazie ancora, 'a Celeca"!
Descrizione della Direttissima per la Rasula d. Murelle	Il tracciato dell'intera escursione	La traccia percorsa nella parte alta dell'escursione

Foto e Testo di Francesco Raffaele
(Per le foto di questa escursione ho usato solo la compatta 'superzoom' Lumix Fz28
essendo molto leggera e poco ingombrante rispetto alla reflex + ottiche)

TUTTO SULL'ACCELLICA:
http://www.francescoraffaele.com/escursioni/Accellica.htm

H O M E